Gabriella Genisi: la bellezza della Puglia nelle nuovi indagini della commissaria Lolita

Pugliese, determinata, dinamica e una vita divisa tra la scrittura e l’impegno per la sua famiglia: è Gabriella Genisi, “madre” letteraria della bella e stravagante commissaria Lolita Lobosco, protagonista dei romanzi “La conferenza delle arance” (2010),”Giallo ciliegia” (2011) e  “Uva noir” (2012 – Sonzogno).
Il talento letterario della Genisi e la vivacità di questi racconti sono stati tanto apprezzati da diventare una serie televisiva per la Rai, sceneggiata da Ivan Cotroneo, con Micaela Ramazzotti nei panni della deliziosa Lolita.
L’autrice, sempre più amata dai lettori, tra le tante passioni si dedica all’arte della cucina e si occupa anche dell’organizzazione del  “Festival del Libro Possibile”  di Polignano a Mare, a Bari (http://www.libropossibile.com/).
Intervistiamola e conosciamola meglio:
  1. Lei è una scrittrice di grande successo, è difficile per lei gestire la sua notorietà e conciliarla con la sua vita quotidiana e la passione per la scrittura?

Non saprei, non mi sento così famosa. Ma è bello sentire l’affetto dei lettori. Per il resto direi che la scrittura si adatta bene al mio stile di vita, da sempre a contatto con i libri


  1. Qual’è il suo rapporto con la stampa e con la critica?
Direi ottimo, il mio personaggio, Lolita Lobosco, è stato accolto con entusiasmo anche perché i commissari donna in letteratura erano pressochè inesistenti. Al contrario delle ispettrici, per esempio.
  1. Il suo impegno per la cultura e per i libri è molto forte; lei è l’organizzatrice, infatti, della famosa manifestazione letteraria “Il libro possibile” alla quale si dedica con passione. Perchè ha pensato di ideare questa rassegna e per chi, soprattutto?
L’ideatrice del Libro possibile non sono io, ma Gianluca Loliva e Giuseppe Pascale, sono entrata nell’organizzazione nel 2006 e sono molto orgogliosa di quello che facciamo, dei libri che promuoviamo e di una manifestazione ormai nota in tutta Italia.
  1. I suoi romanzi sono ispirati a fatti veri o sono frutto di fantasia?
Esiste una ispirazione minima a fatti di cronaca realmente accaduti, un 3% diciamo, tutto il resto è mera fantasia e costruzione letteraria. Quello che è autentico invece è il quadro storico in cui i libri sono ambientati
  1. Da dove nasce l’idea di una storia e di un personaggio destinati a proseguire le loro avventure in un’altra “puntata”? E’ difficile per lei regalare ai suoi lettori nuovi episodi letterari di Lolita che possano suscitare le stesse emozioni e la stessa attenzione?
Dall’attualità, dalla gente che incontro, da suggestioni o emozioni provate durante un viaggio. Sta per uscire il quarto episodio del Commissario Lolita, e per il momento ho voglia di scriverne ancora. Poi si vedrà.
  1. Che cosa rappresenta Lolita?
Lolita rappresenta la donna nuova del Sud. Passionale, intraprendente, coraggiosa. Ma attenta alle tradizioni. Rappresenta le difficoltà che ogni giorno le donne incontrano, nel privato e sul lavoro. E anche tutto il bello della femminilità.
  1. I suoi personaggi sono perfetti per una serie tv, tanto che sono diventati protagonisti di una serie televisiva diretta da Ivan Cotroneo: è lei che adatta i suoi personaggi alla tv o la tv che si identifica nei suoi personaggi?
Il progetto è ancora in fase di definizione, ma quello che mi è stato detto dal primo istante da lettori, critici e addetti ai lavori, è che la mia è una scrittura molto visiva, cinematografica, perfetta dunque per gli adattamenti.
  1. Lolita, la protagonista dei suoi romanzi, dopo aver prestato servizio come commissario in Sicilia viene trasferita a Bari, proprio nella sua regione di origine. Qual è il legame con la sua terra? Quanto forte è il suo bisogno di condividere questo attaccamento con i suoi lettori?
Il mio legame con la Puglia è fortissimo, la reputo una delle Regioni più belle d’Italia, e in forte espansione su molti profili. Turistico, letterario, enogastronomico. Ritengo doveroso promuoverla nei miei libri, avendo la fortuna di essere letta in tutto il territorio nazionale e anche all’estero. E’ bellissimo sapere che un lettore che vive lontano decide di passare le vacanze in Puglia dopo aver letto i miei libri, incuriosito e affascinato dalla descrizione dei luoghi, e perchè no, dei piatti tipici. Di recente mi ha scritto un gruppo di lettori berlinesi che presto verranno in Puglia per incontrare il Commissario Lolita.
  1. A quali autori si ispira particolarmente? C’è qualche corrente letteraria alla quale è particolarmente legata o nella quale si riconosce?
Per quanto riguarda la serie dei gialli, sicuramente l’ispirazione iniziale viene da Camilleri. Senza il suo Montalbano, Lolita non l’avrei neppure pensata. Per il resto della mia produzione, mi piace lo stile semplice e diretto della Fallaci. Mi innamorai della sua scrittura a 12 anni. Un esempio che cerco di tenere a mente.
  1. Lei ha scritto molti libri: Fino a quando le stelle, Il pesce rosso non abita più qui, La maglia del nonno, Giallo Ciliegie, Uva Noir, La circonferenza delle arance. C’è n’è uno al quale è particolarmente legata?
Senz’altro il primo, “Come quando fuori piove”. Mi ha aperto il mondo magico della scrittura.
  1. Cosa si prova a vedere i personaggi del proprio romanzo diventare “vivi” e apparire nelle scene di un film?
Ve lo dirò appena esce la prima puntata 
  1. Soddisfatta dei risultati ottenuti?
Sì, tantissimo. Non è facile ritagliarsi uno spazio nel mondo editoriale italiano e straniero se fai la casalinga in un piccolo paese del Sud. Devo molto al WFF di Matera. Lì sono stata scoperta ed ho avuto la mia grande opportunità.
  1. Cosa sognava di fare da “grande” quando era una bambina?
Nell’ordine – parrucchiera, professoressa di lettere, avvocato, giornalista e architetto. Forse un po’ mi sono avvicinata. Scrivere libri è qualcosa a metà tra giornalista e architetto.
  1. Quali consigli si sente di dare ai giovani scrittori desiderosi di lanciarsi nell’avventura della pubblicazione di un libro?
Innanzitutto quello di leggere. E poi di non avere fretta di pubblicare. Ma soprattutto essere i primi critici di se stessi. Talvolta avere una bella storia da raccontare non basta. Ci vuole talento e capacità di emozionare.
  1. Per lei il mondo dell’editoria oggi è…
Difficile. Fermo. Ancora molto distante.
  1. Progetti futuri?
A breve il nuovo libro del Commissario Lolita dal titolo Gioco pericoloso. Esce il 16 aprile e affronterà il caso del Calcio scommesse. In questo momento sto lavorando a un nuovo romanzo, ma è ancora in forma embrionale.
  1. Una frase o un motto che riescono a descriverla…
Piedi per terra, testa tra le nuvole e un libro sempre in tasca
 
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