Alessandra Appiano: quando eleganza, intelligenza e creatività voglion dire donna

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Isa Voi incontra e intervista la giornalista, scrittrice e autrice televisiva…
Alessandra Appiano: quando eleganza,
intelligenza e creatività voglion dire donna 
Solare, energica e simpatica: una donna che colpisce non solo per la sua bellezza raffinata e delicata, ma soprattutto per il suo carattere determinato e positivo.
Alessandra Appiano, oltre ad avere un importante percorso artistico come autrice televisiva (“Il trucco c’è”, “Passaparola”, ecc.), ha da sempre dimostrato un grande talento come giornalista e scrittrice. Con il suo primo romanzo “Amiche di salvataggio” (Sperling&Kupfer) ha conquistato il pubblico vincendo il premio Bancarella 2003.

Ma nel mondo della scrittura non si può restare fermi, e l’autrice lo sa benissimo: nel 2004, 2005, 2006, 2007,  infatti, ha pubblicato “Domani ti perdono”, “Scegli me”, “Le vie delle signore sono infinite”, “Le belle e le bestie” (Sperling & Kupfer), altri quattro bestseller che descrivono con ironia e partecipazione l’universo femminile nel nostro tempo. Una galleria di successi letterari, tradotti in Francia, Germania, Portogallo, Russia, Polonia, Lituania e Spagna. Per  Mondadori ha scritto i libri  “La vita è mia e me la rovino io” (1992); “Sola?” (1993); “Più malsani più brutti” (1995): storie di umorismo intelligente che nascondono riflessioni acute.  Nel 2010 è uscito “Il cerchio degli amori sospesi”(Garzanti) attualmente in vendita nell’edizione economica Elefanti Bestseller; oggi collabora con varie testate giornalistiche (Ladies, Diva e donna) e cura su Donna Moderna la rubrica “Amiche di salvataggio”.
Il 19 settembre 2013 è arrivato in libreria “Solo un uomo” (Garzanti), destinato a diventare un altro indimenticabile bestseller.
Abbiamo avuto la fortuna di intervistarla e conoscerla meglio:
“Solo un uomo”, una storia che vede regine l’amicizia e le donne; che messaggio ha voluto trasmettere con la sua ultima opera pubblicata da Garzanti?
Non direi che sono regine solo l’amicizia e le donne…Dall’indagine sentimentale ( perno del romanzo) che Alice fa per scoprire dove (e come mai) è sparita la sua amica del cuore Camilla, escono bene anche gli uomini.  E se c’è un messaggio, questo è la capacità inesauribile delle donne di risorgere dalle ceneri delle loro sconfitte (sentimentali e non). Però, ripeto, le figure maschili sono positive, la solidarietà femminile non deve diventare un patto scellerato contro gli uomini.
 
“Amiche di salvataggio” (Premio Bancarella 2003), “Domani ti perdono”, “Scegli me”, “Le vie delle signore sono infinite“, “Il cerchio degli amori sospesi” sono solo alcuni dei suoi romanzi; tutti titoli che danno l’idea di una donna forte, emancipata, decisa e che pensa prima a se stessa: è solo un’impressione? Qual’ è la sua immagine della donna d’oggi?

Le mie donne più che emancipate sanno emanciparsi dalle crisi, sanno reinventarsi. Hanno coraggio e lealtà verso se stesse e verso gli altri. Forse sono ambizione, ma non sono mai arriviste. Dal Cerchio degli amori sospesi per arrivare a Solo un uomo, ho privilegiato il racconto dei legami   d’amore, quelle magiche alchimie che sanano le incomprensioni, che placano i fraintendimenti. Che ci sono nelle coppie ma anche nelle famiglie. E Camilla, la protagonista di Solo un uomo, è al tempo stesso romantica e ribalda. Scommette su se stessa, ma non è mai cinica: in fondo crede fortemente nell’amore. E nell’amicizia. Ed è proprio come sono tante donne oggi, forti e fragili, complicate ma dolcissime nelle loro contraddizioni.
Lei è scrittrice, giornalista e autrice televisiva; tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati da grandi case editrici. Come vede il mondo dell’editoria oggi?
 
C’è una grande crisi, è innegabile. La tecnologia ha reso tutto vecchio e superato. Peccato che non si capisca ancora bene che cosa è il nuovo. E se twittare dalla mattina alla sera sia superare qualcosa…
E’ stata autrice di programmi molto noti come “Passaparola”: preferisce il mondo della televisione o della scrittura?
 
In tv ho lavorato per tanti anni, è un mondo che conosco e mi diverte (soprattutto se preso a piccole dosi). In fondo sono d’accordo con quello che diceva il grande Beniamino Placido, la tv è meglio farla che guardarla. Adesso la frequento più come opinionista, mi serve anche come spunto, spesso nei miei romanzi ci sono scene (o farse) a cui ho assistito in diretta …e poi non potrei vivere sempre isolata. Adoro scrivere ma la vita dello scrittore puro è durissima, a volte frustrante.
Lei è stata insignita dal Comune di Milano della massima benemerenza, l’Ambrogio d’oro: quale è il rapporto con questa bellissima città?
 
Gli amici scherzando mi hanno sempre chiamato Ambrogiona d’oro, prendendomi in giro per il mio attaccamento a Milano. Figurarsi quando ho annunciato loro che mi avevano dato per davvero  l’Ambrogino. Io sono la tipica provinciale a cui Milano ha aperto le porte; la mia famiglia non c’entra nulla con il mondo della editoria e dello spettacolo. Posso proprio dire di essermi sudata e conquistata tutto da sola, ma Milano mi ha accolto e mi ha premiato.
Sia in tv sia con i suoi libri ha registrato grandi successi e ha dimostrato un grande talento: come riesce a gestire tutti questi impegni? 
 
Ma no, sono solo una donna che si è affermata in quello che le piaceva fare. Quando c’è la passione tutto diventa facile e fattibile…Comunque il grande successo ce l’ha chi vende milioni di copie…e gli scrittori di grande talento (penso ai classici, e agli scrittori russi in primis)  sono dei tali geni che non oso nemmeno accostarmi. 
Se non fosse stata una scrittrice, giornalista, autrice, avrebbe voluto essere…?
 
Una brava psicanalista, conoscere l’animo umano è un percorso affascinante.
Cosa sognava da bambina?
 
Di essere Alessandra. Mi sono sempre piaciuta.
 
Quali sono le sue letture preferite? Quali gli autori di ieri e di oggi che ama leggere?
 
Tra i contemporanei, prediligo gli scrittori americani: Philip Roth,  Don DeLillo, Elisabeth  Straut, Joyce Carol Oates, Saul Bellow, Jonathan Franzen. Ma ho amato tantissimo anche Kundera. L’insostenibile leggerezza dell’essere l’ho letto cinque o sei volte…E se mi metto a parlare dei classici facciamo notte…
 
 
Un consiglio per chi vorrebbe intraprendere l’avventura della scrittura…
 
I consigli lasciano sempre il tempo che trovano. Ognuno deve trovare la sua strada. Ma sicuramente senza tenacia, studio e applicazione non si va da nessuna parte.
Se non fosse nata in questa epoca, in quale periodo storico sarebbe voluta nascere?  E come avrebbe visto l’immagine di donna in quel tempo?
 
Amo la mia vita e tutto sommato l’epoca presente. Non ho mai mitizzato il passato. Infatti non mi sono mai cimentata in un romanzo storico.
 
Progetti per il futuro?
 
Ho già in testa il brogliaccio del prossimo romanzo, una specie di favola moderna, vorrei portare un po’ di allegria e di colore in questi tempi grigi. Potrebbe intitolarsi Rinata felice.
 
Una frase o un motto che descrivono se stessa….
 
In termini di creatività l’ ottimismo è più fecondo del cinismo. Essere cattivi non porta a niente, nella bontà c’è molta più vita e coraggio di quanto immaginiamo. Basta guardare papa Francesco. Astigiano come me…
 
 
Per conoscere meglio la scrittricevai al suo sito
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