“La luna è dei lupi”: in arrivo un altro successo per Giuseppe Festa, lo scrittore che racconta l’amore per la natura

Giuseppe Festa

Isa Voi intervista…

Mancano ormai pochi giorni all’attesissima uscita del romanzo “La luna è dei lupi”, scritto dall’autore milanese Giuseppe Festa.

Il 3 marzo i lettori potranno immergersi nelle magnifiche parole di questo libro edito da Salani che racconterà l’affascinate storia  di un branco di lupi in viaggio per trovare un posto privo di pericoli, fame e rivalità. Un racconto che ci permetterà di osservare di riflesso il mondo degli uomini e il loro complicato rapporto con la natura.

Festa si è fatto conoscere ed amare dai giovani grazie ad altri due particolarissimi libri: “Il passaggio dell’orso” (Salani, 2013 – Mondadori Scuola, 2014) e “L’ombra del gattopardo” (Salani, 2014).

Nei suoi testi è inevitabile non notare la sua formazione culturale e il timbro della sua laurea in Scienze Naturali, che lo ha portato a dedicarsi alla professione di educatore ambientale.

Il suo amore per l’ambiente lo ha portato a realizzare alcuni documentari, tra i quali spicca il premiato “Oltre la frontiera”, e alcuni reportage per la Rai.

Il suo desiderio di esprimersi si è manifestato anche attraverso alle musica, tanto che nel 1999 ha pubblicato il cd solista Voci dalla Terra di Mezzo, ispirato al libro Il Signore degli Anelli di Tolkien.

La sua crescita come cantautore e cantante è avvenuta con la nascita del gruppo Lingalad: molti i dischi pubblicati (tra i quali “Il canto degli alberi””) e gli apprezzamenti internazionali, tanto che la band è stata invitata anche in città come Toronto e New York.

Ora Giuseppe Festa è pronto a regalarci questa nuovissima avventura, ricca di emozioni: molti già considerano “La luna è dei lupi” il libro per ragazzi più importante dell’anno. Non ci resta che aspettare per abbandonarci a questa fantastica lettura.

  • E’ appena stato pubblicato il suo ultimo romanzo “La luna è dei lupi”, che vedremo in libreria il 3 marzo: cosa racconta e che messaggio vuole trasmettere ai lettori?

Il libro narra la storia di un branco di lupi dei Monti Sibillini, costretti a un lungo viaggio alla ricerca di una nuova terra in cui vivere, nell’eterno conflitto con un nemico che ora ha le fattezze di un branco antagonista, ora quelle dell’uomo e dei suoi cani. L’entrata in scena di Greta e Lorenzo, due giovani ricercatori, darà il via a una catena di eventi imprevedibili.

La trama è un gioco di specchi in cui la storia dei lupi diventa metafora della condizione umana, tra amicizia e conflitti, pregiudizi e accettazione della diversità. È un modo per osservare il mondo di noi uomini con gli occhi dei lupi, svelandone i paradossi.

Ma è anche un viaggio alla scoperta della sorprendente e affascinante società dei lupi. Prima di scrivere il libro ho trascorso molto tempo sul campo, in compagnia dei più grandi esperti italiani di lupi, e quello che ho appreso mi ha lasciato senza fiato. Il lupo, da sempre considerato un essere pericoloso e malvagio, in realtà è un animale straordinario, intelligentissimo e assolutamente non pericoloso per l’uomo.

Cover La luna +¿ dei lupi

  • Il passaggio dell’orso” e “”L’ombra del gattopardo” sono altri suoi romanzi: perché la scelta di utilizzare animali come protagonisti?

Quella per gli animali è una passione che nutro fin da piccolo, quando abitavo a Milano e non vedevo l’ora che arrivassero le vacanze per immergermi nella natura del paesino dei miei nonni, sul lago d’Iseo. Un luogo che è stato un rifugio e una fonte di ispirazione. E gli animali, sia domestici sia selvatici, lì non sono mai mancati.

  • Quali sono le difficoltà che si incontrano nello scrivere un romanzo per ragazzi?

Per quanto mi riguarda, poche. Questo è il mio modo di scrivere, non saprei farlo diversamente. Inoltre, Salani pubblica da sempre libri crossover, che possono essere letti sia da ragazzi sia da adulti, offrendo a entrambi spunti di riflessione. E io, in questo filone, mi trovo molto a mio agio. Inoltre, nei miei libri non ho mai trovato necessario edulcorare scene che da alcuni potevano essere considrate troppo crude per un pubblico di ragazzi. In libri come “La luna è dei lupi” o “Il passaggio dell’orso” la sofferenza che il lettore prova insieme agli animali rende ancor più evidente la meschinità dell’uomo, ed è quindi funzionale al messaggio del libro.

  • Molti lettori si chiedono come è la vita di uno scrittore: ci può raccontare la giornata tipo di Giuseppe Festa?

In realtà la mia vita non è fatta solo di scrittura, poiché suono, mi occupo di educazione ambientale e faccio documentari per la televisione. Quindi sono un pessimo esempio di scrittore puro. Quando mi metto a scrivere un romanzo, però, scompare tutto il resto (con gran dispiacere di mia moglie). Non faccio altro che scrivere (o quasi) fino a quando non ho finito la prima stesura. Poi iniziano le revisioni e mi rilasso un po’. Scrivo con più profitto la mattina, che per me è un momento molto produttivo. La fase della stesura vera e propria, però, è sempre preceduta da un periodo di progettazione della trama e di raccolta di informazioni sui temi e sui luoghi di cui parlerò. Questo periodo può essere molto lungo e mi spinge a viaggiare parecchio. Nel caso de “La luna è dei lupi” è durato più di due anni.

  • Lei è autore di molti documentari per la Rai: ha mai pensato alla possibilità di trasformare uno dei suoi romanzi in film?

Be’, se fosse per me sarebbero già tutti nei cinema! Purtroppo non è facile trasformare in film i miei libri, per il semplice fatto che ci sono dei protagonisti animali. Ma molti dei lettori de “La luna è dei lupi” mi hanno detto che sarebbe un buon soggetto per un film di animazione. Chi lo sa! Incrocio le dita.

  • Lei è anche cantante dei Lingalad: cosa rappresenta per lei il mondo della musica?

Come per la passione per gli animali, anche quella per la musica ha radici lontane. Ho iniziato a suonare fin da piccolo e la dimensione del gruppo musicale, con i rapporti e la complicità che si creano, mi piace molto. Col tempo, ho scoperto che scrivere un libro e comporre una canzone hanno molte cose in comune. In entrambi i casi bisogna tenere il ritmo giusto, creare suspance, sorprendere il pubblico, aumentare o diminuire la tensione. Nell’ultimo cd dei Lingalad, Confini armonici, narrativa e musica si sono incontrati, visto che i testi dell’intero album sono ispirati ai personaggi dei miei romanzi.

 L’ultimo video dei Lingalad: CLICCA PER VEDERE IL VIDEO

 

  • Secondo lei, quanta speranza c’è oggi di poter continuare a parlare di cultura e di cura dell’ambiente in un momento in cui tecnologia e superficialità stanno prendendo il sopravvento?

Mi accorgo che ultimamente si parla di più di problematiche ambientali, ma solo perché gli effetti della nostra disastrosa condotta stanno mettendo in ginocchio il Pianeta e le conseguenze cominciamo a pagarle direttamente sulla nostra pelle. In questo, l’uomo moderno è davvero miope: non riesce a cambiare rotta prima di sbattere contro il muro. Il problema – è quasi una banalità ma è la realtà – sono i soliti interessi di un mercato globale che continua a considerare la Terra come un pozzo di risorse senza fondo. Fino a quando alla logica del profitto non si affiancherà quella del bene delle generazioni future e degli altri esseri viventi, non riusciremo davvero a cambiare le cose. Ciononostante, nel mio lavoro di educatore ambientale tendo a non spaventare troppo i bambini con scenari catastrofici, perché sono convinto che si otterrebbe l’effetto opposto. Cerco piuttosto di avvicinarli alla terra, con attività che facciano riscoprire i sensi, l’equilibrio e il divertimento che ci può dare una passeggiata nel bosco o nei prati. Solo alimentando i sentimenti positivi per la Terra potremo crescere una generazione protettiva nei confronti dell’ambiente. Si protegge veramente solo ciò che si ama.

 Festivaletteratura 2014 Mantova

  • Il rapporto con i suoi fans?

Molto bello, soprattutto con i ragazzi nelle scuole, che negli ultimi anni ho avuto il piacere di incontrare in gran numero. Loro mi danno un’energia davvero incredibile. E mi hanno fatto scoprire una cosa: noi adulti leggiamo i libri, loro li vivono!

  • Come è nata la sua passione per la scrittura?

A un tratto, qualche anno fa, mi sono accorto che esaurire un racconto nel testo di una canzone non mi bastava più. Avevo voglia di approfondire storie, luoghi e personaggi. È così che ho incominciato a scrivere libri.

  • E’ difficile diventare un autore conosciuto oggi?

Sì, è molto difficile. C’è un esercito di aspiranti scrittori che intasano di manoscritti le case editrici. È difficile per gli editori scovare un talento. Inoltre la produzione di libri è tanto elevata che spesso, una volta che si riesce a pubblicare con un editore importante, un libro rischia di essere fagocitato dal mare magnum di pubblicazioni e di sparire dagli scaffali in poche settimane.

  • Cosa consiglierebbe a un ragazzo che vorrebbe inseguire il sogno di diventare scrittore?

Regola numero uno: leggere tantissimo! La migliore scuola di scrittura è leggere i grandi autori e imparare da loro.

Regola numero due: non deprimersi se riceviamo dei “no”, e fare tesoro dei consigli di chi ha letto e respinto il nostro scritto.

Regola tre: scrivere per il piacere di scrivere, e non con l’unico obiettivo di pubblicare e diventare “famosi”. Quando facciamo le cose col cuore, alla fine i risultati arrivano. E se non arrivano, almeno ci siamo divertiti. Giusto?

  • Lei è riuscito perfettamente a coniugare scrittura, musica e ambiente: quale è il segreto?

Nessun segreto: sono le mie tre grandi passioni e le ho sempre coltivate con tanto entusiasmo. Sicuramente questo traspare dai miei lavori e mi ha aiutato a farmi conoscere.

Presentazione-concerto al Festival delle Storie 2013 - Atina

  • Quanto è importante il mondo web nell’attività di uno scrittore?

Nel mio caso è molto importante per mantenere i rapporti con i fan (quando non si ha la possibilità di incontrarli alle presentazioni). Ma anche per la diffusione di materiali multimediali come i booktrailer. Questo, per esempio, è quello del mio ultimo libro, realizzato dal regista Mauro Cartapani:

clicca qui per vedere il booktrailer di “La luna è dei lupi”

 

  • Un autore o una corrente letteraria alla quale si ispira…

Amo molto Tolkien. Tra gli autori contemporanei, i primi libri di Mauro Corona.

  • Quale libro del passato avrebbe voluto firmare lei?

Se dico Il Signore degli Anelli? Lo so, ho puntato un po’ troppo in alto…

  • Progetti futuri?

Per ora promuovere “La luna dei lupi” e aiutare la campagna del WWF (che ha patrocinato il mio libro) e che da anni si batte per la protezione di questo meraviglioso animale.

  • Una frase o un aneddoto che descriva se stesso e i suoi pensieri…

Prendo in prestito una frase di Walt Withman: “Ora vedo il segreto per fare gli uomini migliori: crescere all’aria aperta, mangiare e dormire con la terra”.

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