Psicologia: TEMPO DI CAMBIAMENTI

I consigli della psicologa dell’età evolutiva, dott.ssa Milena Giacobbe
Anche questo  anno scolastico è agli sgoccioli e per genitori, insegnanti ed alunni è tempo non solo  di bilanci, ma anche di “addii”: molti bambini si trovano alla fine di un corso di studi e ne cominceranno a settembre uno nuovo. Soprattutto per i più piccoli questo cambiamento può essere fonte di ansia, per questo è bene accompagnarli alla nuova esperienza in maniera adeguata. 

Sembra paradossale, ma in una società che va sempre più in fretta e che propone cambiamenti continui, ci si ferma sempre meno a pensare al significato di ogni variazione che si deve affrontare. E il mondo della scuola un po’ è stato contagiato da questa frenesia. 

Sembra che le proposte didattiche non bastino mai, che i bambini maturino più in fretta e che abbiano sempre meno bisogno del supporto esterno, così talvolta si mette in secondo piano l’utilità dei “riti” che scandivano i passaggi all’interno della scuola. L’esame di quinta elementare, per esempio, non solo  sanciva la fine di un ciclo scolastico, ma consegnava ai bambini l’attestato del loro essere diventati grandi e pronti ad una esperienza diversa da quella vissuta fino a quel momento. Un “rito” simile  è rimasto invece in molte scuole materne che salutano i bambini che inizieranno la scuola primaria con una festa chiamata “dei diplomi” in cui anche simbolicamente la maestra proclama che i piccoli ormai sono diventati grandi abbastanza per affrontare una nuova avventura.  Se nella scuola frequentata dal proprio figlio non esiste nulla del genere, ogni genitore può pensare a come rendere ufficiale il passaggio, magari inventando un diploma, una madaglia o quant’altro  ad hoc per il proprio figlio …
Le paure che accompagnano i bambini sono legate alle nuove relazioni che dovranno intrecciare nella nuova scuola e alla incertezza di ciò che li aspetta: i bambini non sono sicuri di essere in grado di affrontare le nuove richieste. I genitori sono fondamentali: i bambini hanno bisogno di sapere che loro li accompagneranno sempre, comunque vada la nuova esperienza e che le aspettative dei genitori non sono voti “belli”, ma la crescita serena del proprio figlio, che loro sanno essere pronto al nuovo . Anche in questo caso i bambini devono sapere che tutto ciò che incontreranno si può affrontare, parlare il più possibile con loro, portarli a visitare la scuola e, se è possibile, conoscere la nuova maestra e qualche nuovo compagno prima dell’inizio delle lezioni di settembre sarebbe un grosso aiuto. Se i genitori se la sentono poi, si può simulare, durante l’estate , il gioco della scuola nuova, attraverso il quale i bambini  non solo tenteranno di familiarizzare con il nuovo, ma soprattutto esprimeranno tutti i loro timori e le loro idee rispetto a ciò che troveranno. All’adulto il compito di cogliere ciò che i piccoli offrono e di trasformarlo insieme a loro in qualcosa che si può affrontare e che può diventare piacevole.
 Una nuova avventura nel cammino di crescita …
Dott.ssa Milena Giacobbe
Psicologa dell’età evolutiva
Viale Dante, 20 Novara
Cel. 348.3173462

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