“Riflessi in solitudine”, illusioni e speranze nelle poesie di Federica Voi

voi federica

Riflessi in solitudine ”, pubblicato pochi mesi fa ( nel 2013 ) dalla giovane scrittrice emergente Federica Voi, risulta essere il suo primo libro e, più nello specifico, un libro di poesie.
Sono 20 in tutto le poesie che caratterizzano l’opera in versi liberi, tutte accomunate da qualcosa in particolare: le emozioni, che la stessa autrice presenta, nell’introduzione al suo libro, come un << “ viaggioall’interno della propria personalità, del proprio “ essere fino in fondo ” >>.
L’opera si apre con la tristezza– che è anche il tema principale – con “Come la pioggia” dove l’ autrice paragona se stessa alla pioggia, appunto, che cade prima “incessante” poi “persistente” stando a significare che così come la pioggia non può fare a meno di cadere, anche lei stessa non può fare altro che farsi trasportare dalla tristezza stessa, non può fare altro che percepire il suo malessere interiore.

Da qui si snodano tutta una serie di altri temi quali il dolore, l’indifferenza verso se stessi, la riflessione, vista positivamente e negativamente come si comprende in “Rifletto”. Qui l’autrice ci vuole fare comprendere quanto, alle volte, la riflessione possa essere distruttrice poiché è riflettendo e pensando che ci rendiamo conto della nostra condizione, ma nello stesso tempo la stessa riflessione risulta essere importante, essenziale per comprendersi e conoscersi: un’arma a doppio taglio dunque, così come le illusioni e le speranze, presenti anch’esse in questo viaggio, e tramite le speranze in particolare, si può anche intravedere uno spiraglio di luce che conduce l’autrice a porsi la domanda “E cosa accadrà domani? ”. Dalla riflessione si passa quindi alla sofferenzache vede il culmine nel pianto come si legge in “E si piange ” e in “ Pianti ” per toccare anche altri temi quali la solitudine, il sentirsi incapaci e smarriti.
Ma l’essenza del proprio essere è quasi tangibile in “ Fragile ” dove, in poche righe, sono racchiuse tutte le emozioni che la stessa autrice ha sentito il bisogno di trattare. Da qui il suo stile quasi ermetico, ricorda molto quello di Giuseppe Ungaretti così come l’utilizzo di metafore e determinate parole, ricorda quello di Giacomo Leopardi ed il suo pessimismo. Trattando di emozioni, Federica Voi lo fa con semplicità, utilizzando per lo più parole comuni stando comunque attenta al particolare, al suono che una data parola può evocare nella sua mente e nella sua anima per meglio avvicinarsi alle emozioni che sente, prova e vive nel momento in cui decide di trasformale in poesia.
Un libro speciale e interessante che va letto con cura e attenzione dove tutto è concatenato e niente è posto a casaccio, per carpire non solo l’evidenza di ciò che viene proposto, ossia la descrizione delle emozioni, che non sempre si riesce a trasformare in parole, ma anche e soprattutto quelle piccolezze, quelle sfumature che si presentano verso dopo verso, poesia dopo poesia e che rendono questo libro unico e impossibile da non leggere.
Vivamente consigliato per tutti quelli che amano la poesia, che amano conoscersi e vedere un po’ di se stessi tra un verso e l’altro. Un libro dove tutti possono riconoscere un po’ della propria essenza, della propria vita. Un libro, potremmo dire, quasi “universale” dal quale si può apprendere molto e dal quale si può imparare ad essere migliori attraverso le proprie emozioni.
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