Autrice di moltissimi libri nonostante la giovane età, Chiara Gamberale è pronta a stupirci con un nuovo romanzo, “Adesso”, che lascerà un segno indelebile nei lettori.
Una storia che parla di amore, di gioie e di sofferenza e di quegli avvenimenti quotidiani che tutti noi viviamo e nei quali molti si riconosceranno.
Protagonista è soprattutto la difficoltà a staccarsi dal passato, senza l’inevitabile passaggio del dolore che sembra infinito e unico: proprio per questo nel libro viene sottolineata l’importanza di recuperare il nostro Adesso.
Una lettura che ci farà riflettere, con semplicità e curiosità, facendo rivivere paure e incertezze, strade necessarie sulle quali passare per raggiungere una sorta di felicità.
La scrittrice ci ha regalato ben 11 romanzi, come Una vita sottile (Marsilio), Arrivano i pagliacci (Bompiani), L’amore quando c’era (Mondadori) e Quattro etti d’amore (Mondadori); si è aggiudicata nel 1996 il premio di giovane critica Grinzane Cavour e nel 2008 il Premio Campiello (Selezione Giuria dei Letterati) per il libro La zona cieca.
E mentre i suoi romanzi continuano a essere tradotti in 16 lingue, soprattutto in Spagna e America Latina, la brillante autrice collabora con La Stampa, Vanity Fair e Io Donna.
Questo nuovo romanzo non potrà fare altro che confermare la sua innata capacità di “rapire” con le parole e di regalare emozioni, ma soprattutto le sue magistrali doti letterarie.
- Il suo ultimo lavoro letterario, “Adesso”, sta registrando un grandissimo successo; come racconterebbe questo romanzo?
Come la storia di un tentativo di ricominciarsi…Anche se ci si è rotti, dentro. Proprio perché ci si è rotti.
- Quale è il vero messaggio che vuole tramandare ai suoi lettori?
Che di amore non si muore, certo: ma si vive. E che cambiare, evolvere, è la grande occasione del nostro essere venuti al mondo.
- Quanto di “autobiografico” lei ha impresso nelle pagine di questo romanzo?
Molte paure di Lidia legate all’intimità sono anche mie.
- Come considera la “situazione” del sentimento Amore in questo periodo spesso superficiale e frenetico?
Il mito di Atalanta e Ippomene che racconto nel romanzo è emblematico, in questo senso…Atalanta corre, corre e corre, neanche lei sa verso cosa, fondamentalmente lontano da ogni possibilità vera di un incontro. E poi arriva Ippomene che le lancia a terra tre mele d’oro e Atalanta, finalmente, si ferma per contemplarle…L’amore credo abbia ancora questo potere, anche se la nostra corsa si fa sempre più incessante.
- La copertina del suo libro è veramente originale e enigmatica: cosa vuole rappresentare?
L’abbandono, la caduta, la perdita delle nostre certezze: l’innamoramento è tutto questo.
- Contemporaneamente alla stesura del suo romanzo, ha composto in collaborazione con Erica Mou una canzone che richiama la trama della storia: come ha vissuto questa esperienza?
E’ stato esaltante tradurre in musica il mio romanzo e non poteva che succedere con Erica Mou, artista straordinaria e amica subito complice.
- Cosa si prova e cosa significa arrivare a tre giorni dall’uscita di “Adesso” alla sua seconda ristampa?
E’ sempre un’emozione sentire di non essere la sola a farmi certe domande, a vivere di certe
urgenze…
- Come descriverebbe il suo stile letterario e quale pensa che sia la chiave che apre il cuore dei lettori?
E’ uno stile che cerca sempre di sperimentare forme capaci di rivelarmi quali sono i reali contenuti che si agitano sotto alla storia che sto raccontando…
- Cosa consiglierebbe a un aspirante scrittore?
Di scrivere qualcosa che dia voce a una sua reale urgenza.
- Lei è autrice di moltissimi libri, famosi e apprezzati; dove e come nasce solitamente la sua ispirazione?
Proprio da un’urgenza…Sempre.
- Chiara Gamberale se non avesse fatto la scrittrice, ora sarebbe…
Una disperata.
- Un sogno che vorrebbe realizzare…
Vivere la maggior parte del tempo in campagna o in riva al mare.
- Chiara Gamberale nella sua vita privata…
E’ una persona ancora troppo inquieta.
- Ha già un’idea per il prossimo romanzo?
Per una volta vorrei provare a godermi l’Adesso…