L’umorismo teatrale di Francesco Amoruso nel nuovo libro “Atti mancanti”

Cari lettori, oggi voglio proporvi la lettura di ATTI MANCATI di Francesco Amoruso, testo vincitore della XXI edizione del Premio Massimo Troisi come “Migliore testo teatrale, sceneggiatura cinematografica e scrittura seriale di fiction televisive”.

Pubblicato da Terebinto Edizioni, il volume (già disponibile in libreria) è il terzo dell’autore napoletano con la casa editrice di Ettore Barra dopo i volumi  “How I Met Your Mother. La narrazione ai tempi delle serie TV” (2019) e “Charles Bukowski. La scrittura che esplode dal basso: l’America e il suo ubriacone” (2020).

Il testo, già vincitore della XXI edizione del Premio Massimo Troisi come “Migliore testo teatrale, sceneggiatura cinematografica e scrittura seriale di fiction televisive”, nella sezione Autore emergente – affronta complesse dinamiche sociali ed esistenziale, ponendoci di fronte a tre storie, ovvero a tre atti “non sense con senso”: il primo, Pezzente sagliute si svolge a Pompei, prima dell’eruzione vesuviana del 79 d.C, il secondo Attanti al lupo ha per protagonista uno scrittore che parla a un personaggio che non gli risponde e, infine il terzo, Anima mia, in cui luogo, spazio e tempo verranno rivelati solo alla fine.

Si legge nella motivazione del Premio, riportate anche nel libro, che «Si tratta di tre quadri che ricordano lo stile e l’approccio generale di Raffaele Viviani e nei quali vengono toccate sfere tematiche molto forti e diversificate fra di loro. Il procedimento drammaturgico risulta suggestivo attivo e dinamico, la modalità di scrittura appare espressa in maniera originale in linguaggio spesso irridente ed esuberante ma estremamente comunicativo dal quale si possono trarre diversi momenti di felice fruizione».

Scrive inoltre, nella prefazione, la professoressa Giuseppina Scognamiglio (Università degli Studi di Napoli Federico II) che «Francesco Amoruso riesce a trasformare il linguaggio in materia teatrale, in quanto ci troviamo di fronte ad una scrittura stimolata da una inventio fortemente pulsionale, che ricava spessore pure dalla sottolineatura di alcune fondamentali dinamiche narrative».

Il volume presenta anche un saggio dell’autore stesso dove vengono indicati i riferimenti letterari che hanno ispirato un lavoro teatrale dal carattere straniante e umoristico. 

Il tour di presentazione del volume ha già due date. Si inizia domenica 22 gennaio, alle ore 11:30 presso “La Bottega delle Parole”, storica libreria di San Giorgio a Cremano (NA), dove la professoressa Scognamiglio dialogherà con l’autore. Il secondo evento si terrà, invece, domenica 5 febbraio presso il Palazzo Ducale Sanchez de Luna di Sant’Arpino (CE).

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