Psicologia: L’ESPERIENZA DI CRESCERE

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I consigli della dott.ssa Milena Giacobbe, psicologa dell’età evolutiva

Psicologia: L’ESPERIENZA DI CRESCERE

Ogni esperienza contribuisce alla formazione della personalità.

Alessio ha sei anni e in questi mesi molteplici sono le nuove esperienze che lo attendono.

Molti pensieri attraversano la sua mente. Pensa che è abituato a frequentare la scuola e durante lo scorso anno scolastico era entusiasta di tutte le attività proposte dalle maestre, ma pensa anche che la scuola primaria  è un impegno non indifferente: riuscirò a imparare a leggere e scrivere?

Persino gli allenamenti di calcio sono cambiati. Non basta più cercare di non perdere la palla e fare gol: l’allenatore spiega un sacco di cose e vuole che i giocatori si muovano sul campo secondo quelli che lui chiama schemi! È difficile!

Poi c’è il corso di musica. Ha sentito dire a mamma e papà che è importante per sviluppare l’intelligenza. Ma devo suonare già alla prima lezione? Non sono capace!

Alessio ha anche molte altre iniziative. Alla festa di compleanno di Mattia non vuole più che la mamma rimanga con lui. Ha chiesto anche di andare al cinema a vedere il film animato “sugli omini che stanno nella testa”. Ma anche questa esperienza la vuole fare con un amichetto, senza mamma e papà. Sono grande abbastanza!

Come è possibile aiutare Alessio a fare le giuste esperienze, stimolando a crescere nella maniera adeguata  e permettendogli di crescere sicuro di sé?

Spesso i genitori si trovano di fronte al dilemma di come comportarsi di fronte alle richieste più o meno pressanti dei figli e rischiano di mandare loro messaggi contraddittori.

Spingerli a fare o limitare le esperienze? Essere sempre presenti o lasciargli spazio di azione?

Purtroppo non esiste un segreto per non sbagliare, ma due comportamenti a cui ispirarsi possono essere di aiuto.

DARE PROTEZIONE, cioè permettere ai figli di fare esperienza prendendosi il tempo necessario anche di sbagliare, ma garantendo loro la possibilità di  chiedere aiuto ai genitori e, di conseguenza, a questi di intervenire

DARE NORME, cioè stabilire una serie di regole condivise alle quali non è possibile venire meno e il cui mancato rispetto implica una conseguenza adeguata alla natura della norma infranta.

Solo così si contribuisce alla formazione di una personalità equilibrata.

Torniamo ad Alessio.

Lasciargli fare molte esperienze a patto che queste rientrano nelle norme che i genitori hanno stabilito.

Lasciargli il tempo di trovare le proprie soluzioni

Lasciargli la possibilità di sbagliare

Lasciargli la facoltà di chiedere aiuto

Al cinema per esempio, se mamma e papà ritengono che il film sia adeguato, possono lasciare Alessio e il suo amichetto qualche fila più avanti.

Alla festa possono provare a lasciarlo solo (ovviamente se il padrone di casa è d’accordo), verificando se si è comportato nella maniera corretta, pena la possibilità di stare ancora solo in occasioni simili.

All’ allenamento spingerlo a provare e ad avere fiducia in se stesso, lodandolo anche se non riesce “al primo colpo”

 

Solo così Alessio potrà diventare sicuro, libero da condizionamenti e con la giusta fiducia in se stesso e negli altri. E sarà una gioia vederlo sperimentare senza paura, decidere senza seguire la massa e agire perchè consapevole delle proprie capacità.

 

Dott.ssa Milena Giacobbe

Psicologa dell’età evolutiva

Viale Buonarroti, 13 Novara

Cel. 348.3173462

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