Marzia Cabano – Chiusa Pesio (CN)
CI RENDON FELICI LE PICCOLE COSE
Un cagnolino, il sole, le rose…
ci rendon felici le piccole cose!
Talvolta basta niente
e allora la mia mente
fa un balzo a cielo aperto,
diventa acqua il deserto,
diventa caldo il ghiaccio…
persino io mi piaccio!
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CHI MI SCHIODA?
Il divano? La tivù?
E chi mai mi schioda più?
Tanti spot, tanti cartoni
e trangugio beveroni
e sgranocchio patatine,
caramelle e merendine.
Se proseguo in questo modo
io divento un UOVO SODO,
grasso, gonfio, rosso in viso
e si spegne il mio sorriso!
Quasi quasi scendo giù,
ho fatto il pieno di tivù.
Nel cortile ho tanti amici
che mi aspettan con la bici!
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FILASTROCCA DELLA TELEVISIONE
Filastrocca della televisione
che mi fa grosso il testone,
che mi ruba la fantasia
e lontano la porta via,
che mi fa pensare uguale
allo spot, al telegiornale,
che mi dice: “Fermo là,
guarda la pubblicità!”
Che mi fa comprare tutto
il buono, l’utile e anche il brutto,
che mi dice: “Ahiaiai,
questo ancora non ce l’hai!”
Sì, però, quando c’è un cartone,
è tutta mia la televisione!
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FILASTROCCHE DELLE STAGIONI
Filastrocca delle stagioni,
tante giacche coi bottoni,
per l’inverno sono bianchi
come alcuni fiocchi stanchi,
ad aprile li voglio arancioni
come i fiori sui balconi.
Sui golfini per l’estate
i bottoni sono fate
azzurrine come il mare,
come gocce da pescare…
Quando alfin la nebbia scende
il bottone è lì che pende…
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Filastrocca delle stagioni,
tanti giocattoli ai bimbi buoni.
In inverno il caldo orsetto
mi riscalda nel mio letto.
Quando arriva la primavera
sventolo fuori la mia bandiera.
In estate, lungo il mare,
le mie biglie faccio andare…
A settembre via le metto
e riprendo lo zainetto!
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Filastrocca delle stagioni,
con le ghirlande appese ai balconi.
A primavera ci metto i fiori:
spandono intorno profumi ed odori.
In estate un grande ombrellone
per ripararmi dal solleone.
In autunno tolgo via tutto
perché il tempo si fa brutto,
ma a Natale, sulle scale,
ci metto un piccolo Babbo Natale!
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La filastrocca delle stagioni
porta in inverno i calzettoni:
fuori fa freddo, scende la neve
bianca bianca, lieve lieve.
In primavera, le calze fini,
avvolgono appena i veloci piedini:
sbocciano i fiori di tanti colori
nell’orto e nel prato son mille gli odori!
Durante l’estate la calza va a nanna,
al massimo un paio color della panna!
Arriva l’autunno, le calze son grigie,
ne metto un paio nelle valigie…
Le rondini partono, vanno lontano,
ed io le aiuto col bagaglio a mano!
Torna l’inverno, nel fuoco i tizzoni,
nei piedi dei rossi e bei calzettoni…
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GIOVANNINO, CITTADINO D’ITALIA !
Giovannino di Torino
è un simpatico bambino.
Sulla Mole Antonelliana
sale un dì alla settimana.
Lungo il Po, col suo papà,
corre di qua e corre di là.
Quando il tempo si fa bello,
vanno là, in Piazza Castello
e poi insieme al Museo Egizio:
vanno a togliersi lo sfizio
di veder mummie e papiri
e fanno ancora tanti giri…
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Giovannino di Savona
va a passeggio con Ramona.
Attraversa il Corso Italia
e c’è il porto che li ammalia,
la prigione di Mazzini
e lì, ecco altri bambini:
sono in gita con la scuola,
per il vento tutto vola!
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Giovannino genovese
va nel centro a fare spese.
Gira in Piazza De Ferrari
e non guarda mai gli orari
né del pullman né del tram.
La sua pancia fa ”Am, am!”
nel pensare alla focaccia
e un sorriso sulla faccia
si disegna a Giovannino,
che poi va là dal delfino
a veder tutto contento
i pesci di Caricamento…
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Giovannino di Milano
dalle mura di Massimiano
s’incammina pei navigli
che ideò il buon Vespasiano,
lui compra le ciambelle
anche per le sue sorelle.
Lungo Via Fori Imperiali
Corre tanto, mette l’ali,
perché mamma, proprio lei,
ai Mercati Traianei,
già lo attende preoccupata
perché un’ora già è passata:
“Dai, andiamo al Campidoglio,
poi passiamo a prender l’olio
per condire l’insalata,
che ho già tutta lavata!”
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Giovannin napoletano
corre sempre, va lontano:
ora è presso Castel Nuovo,
poi perché scappa di nuovo?
Guarda in su, verso il vulcano
che saluta con la mano
poi va in chiesa, a Piedigrotta,
esce, cade, che gran botta!
Nei quartieri di Santa Lucia
prende la pizza da portarsi via!
Giovannino di Palermo
non riesce a stare fermo:
va a Palazzo dei Normanni
quasi tutti i Capodanni,
quando è estate va a Mondello
a fare i bagni col fratello.
Adora pure Bagheria:
c’è la villa della zia!
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I GREMBIULINI
Son sbocciati i grembiulini
colorati dei bambini!
Sono rosa, gialli e blu
come nuvole lassù,
come fiori in mezzo al prato,
come i gusti del gelato!
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I MAGHI SONO MAGHI
C’è mago Marcellino
che fa rosso un maialino,
c’è mago Gedeone
che fa bianco anche il marrone,
c’è mago Mattarello
che fa il sole poi l’ombrello!
Solo i maghi sanno fare
le magie, quelle più rare!
Se saprai leggere “ghi”
anche tu farai così!
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IN PANCIOLLE
Se la noia sai t’assale
e la vacanza vivi male,
non restare lì in panciolle
come aria nelle bolle,
non star sempre sul divano
col panino in una mano,
ma ricorri alla lettura
e la vacanza è meno dura!
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LA PAURA DEL BUIO
Perché il buio fa paura?
Di notte inizia l’avventura
della mia immaginazione
che fa uscire, Grrr, un leone
dal mio armadio colorato
ed un ladro mascherato
dalla tenda trasparente…
Veramente non c’è niente…
Quando è giorno e il sole è là
la paura se ne va!
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“Mamma, lascia accesa la mia luce!”
– dico e lei ancora cuce.
Il buio io non lo sopporto,
tutto è strano, un po’ distorto,
pure la luna mi guarda male
ed è un mostro il mio guanciale.
Lì nell’angolo, il termosifone
è un vecchiaccio col bastone!
Se la luce resta accesa
la mia stanza è più distesa.
Ogni cosa è sorridente,
m’addormento dolcemente!
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Arriva il vecchio tutto nero
quello che mi spaventa davvero…
Tiro su le mie coperte,
le finestre sono aperte,
s’alza un po’ la tenda bianca
ed il fiato già mi manca:
“Aiuto! Mamma,vieni qua!”
ed il vecchio se ne va…
LA PUNTEGGIATURA
Se vuoi far l’esclamazione
usa il punto col bastone!
Se vuoi porre un bel quesito,
usa il gancio, è un vero mito!
Con il punto ti rilassi
fra cuscini e materassi!
Con la virgola separi
granchi, cozze, calamari!
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Dilemma senza eguale:
fa bene? Fa male?
Presa a dosi piccoline
diverte i bimbi e le bambine
ma se si esagera un pochino
cominciando dal mattino,
beh, tu la mente chiudi a chiave
e la cosa si fa grave!
Scappa via la fantasia
ed inoltre, mamma mia,
quella voglia di pensare
di inventare e di smontare
quel tuo mondo così bello
che si chiama, oh già, CERVELLO!
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LE STRRREGHE!
Le streghe fan paura
nella notte scura scura,
le streghe fan magie
e sono delle arpie,
le streghe fanno intrugli
nascoste nei cespugli,
le streghe sono brutte,
le bruceresti tutte?
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NINNE NANNE
Ninna nanna di un bambino
che riposa nel lettino
dopo il bacio della sera
che ha l’odor di primavera.
La sua mamma lo accarezza
come dolce, lieve brezza
che solletica la guancia
ed allevia il mal di pancia…
Il suo babbo se lo ammira
e la culla intanto gira…
Ninna nanna per Lorenzo,
poi per Anna, per Vincenzo…
tanti tanti bei bambini
che riposan nei lettini !
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Ninna nanna fratellino
che ora sei nel mio lettino
con le mie coperte rosa…
a me importa questa cosa,
che tu in cameretta mia
sia una grande compagnia,
un amore di fratello,
un fratello ch’è un gioello!
Ninna nanna, fratellino,
che ora sei nel mio lettino…
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Ninna nanna bambolina,
la mia dolce piccolina
con le guance paffutelle,
le coperte con le stelle…
Tutto rosa è il tuo cuscino,
tutto rosa il lenzuolino,
la cuffietta ha un po’ d’azzurro,
le tue guance son di burro…
Ninna nanna piccolina,
la mia dolce bambolina!
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Ninna nanna bimbo mio,
qui con te ci sono io
che ti canto poche note
e ti bacio sulle gote,
poi ti guardo e ti riguardo,
non distolgo mai lo sguardo
dal mio piccolo bambino
che fa nanna nel lettino!
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Ninna nanna amore mio,
sei il più bel dono di Dio.
Dormi come un angioletto
nel tuo letto ch’è un confetto,
tutto lindo e profumato
di sapone di un bucato
fatto proprio con il cuore
da una mamma con amore!
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Ninna nanna a voi piccini
che sognate nei lettini
tanti prati, tante fate,
cavallin che cavalcate,
i castelli, le regine,
i negozi, le vetrine,
i giocattoli più belli
i trenini, i campanelli…
Ninna nanna nei lettini,
dove i sogni son vicini !
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Ninna nanna a te che speri
che un bel sogno poi s’avveri:
quello di una casa vera
con la luce quando è sera,
con le stanze, la cucina,
e sul gas la minestrina,
un bel fuoco sempre acceso
il bucato appena steso…
Ninna nanna a te che hai niente
e sei sempre sorridente !
Marzia Cabano – Chiusa Pesio (CN)