Carimici, oggi voglio presentarvi la ma intervista Davide Rossi, un giovane autore che ha pubblicato recentemente il commovente romanzo “Storia di un numero”, edito da Rossini Editore.
L’autore, apprezzato dalla critica letteraria per le sue numerose opere, ha scelto di affrontare un tema molto delicato e tristemente attuale, la storia di un ragazzo che decide di abbandonare la sua Africa per trovare un mondo migliore in Europa.
Kenny, il protagonista, cresce tra povertà, corruzione e violenza; la sparizione del padre, la morte dell’adorata zia, il trasloco in un’altra città e la presunta disabilità segneranno il suo animo indelebilmente.
A salvarlo dalla solitudine ci sono lo studio , i pensieri, la curiosità verso l’ignoto e la natura.
Incapace di adattarsi alla realtà di quel luogo, Kenny decide di intraprendere un viaggio verso l’Europa, un viaggio pericoloso, ostile e difficile . Arrivato in quel tanto desiderato luogo, però, si sentirà solo un numero tra tanti, ma con forza e coraggio cercherà la via verso la resurrezione.
Buona lettura!
1) “Storia di un numero” è un titolo molto particolare: ci può parlare del suo libro
Il romanzo segue la crescita di un ragazzo all’interno della società africana, dall’infanzia all’età adulta. Le sue vicende, la partenza verso l’Europa, gli incontri e gli scontri. Un “on the road” contemporaneo, seguendo le orme tracciate dai migranti africani.
2) Dove è nata l’idea di questo romanzo?
Da un concorso letterario. Esso richiedeva la stesura di un racconto, con un limite di caratteri assai basso, che avesse come argomento principale le migrazioni. Ho cominciato a raccogliere materierale: articoli di giornale, video, interviste, libri… Alla fine la mole di informazioni raccolte erano troppe per limitarsi a scrivere un racconto breve, quindi ho deciso di iniziare la stesura di un romanzo. Da lì non mi sono più fermato.
3) Lei ha al suo attivo numerose pubblicazioni: quale è il romanzo al quale è particolarmente legato?
Forse “E alla fine c’è la vita”, il mio romanzo di esordio, è quello a cui sono più legato. Mi ero arenato, e per circa cinque anni avevo deciso di non scrivere più nulla, non ne sentivo la necessità. Grazie alla mia compagna Sara, che mi ha spronato, ho ripreso in mano il progetto, rivedendolo, e da lì è iniziato il viaggio che sto percorrendo ora, e che spero mi porti da qualche parte… qualsiasi parte, purchè interessante.
4) C’è qualche corrente letteraria o qualche autore al quale si ispira?
No, sono onnivoro e amo sperimentare. Il mio unico dogma è questo: non essere ripetitivo, mai. Osare sempre, anche se la direzione presa è quella sbagliata. Poi amo molti autori, in particolare quelli nostrani: Tondelli, Baricco, Merini… la lista è davvero lunga.
5) Come considera il mondo dell’editoria oggi?
Libera e alla portata di molti. Non so se questo sia un bene, di certo permette a tanti di sognare. Credo, sicuramente, che tutti compresi gli autori (soprattutto gli autori) dovremmo leggere di più.
6) Quale consiglio darebbe a un giovane desideroso di intraprendere il percorso di scrittore)
Leggere molto: partire con Fenoglio, passare a Pavese, Pasolini… poi qualche americano, Ellis, Fitzgerald; infine vagare qua e là nella letteratura di genere. Nel mentre scrivere, magari dandosi delle regole: una pagina al giorno, un’ora al giorno, in maniera da dare continuità al flusso creativo. Il resto verrà da sè.
7) Davide Rossi nella vita di tutti i giorni….
Svolgo un lavoro che giustifica i suoi studi scientifici, scrive, legge, quando riesce, sempre più raramente, guarda un film, e se ha un po’ più di tempo ama andare a camminare in collina o in montagna.Naturalmente d’estate il mare…
8) Progetti futuri?
Un mini tour live di presentazioni del romanzo e poi il prossimo progetto, perchè è giusto che “Storia di un numero” cammini da solo.
Intervista di Isa Voi
Dove acquistare il libro: https://www.ibs.it/storia-di-numero-libro-davide-rossi/e/9788831469814
